Bologna Pride Official Party – line up techno area
BOLOGNA PRIDE OFFICIAL PARTY – line up
Il 27 giugno Bologna sarà attraversata dal Pride, la manifestazione dell’orgoglio LGBT: il party ufficiale del Bologna Pride 2015, sarà ospitato dall’Estragon Club al Parco Nord e vedrà riunita una corposa line up di live, live set e djset.
Snuff Crew è un misterioso collettivo tedesco fondato nel 2008, il cui sound è evidentemente influenzato dalla Chicago House e dalla Oldschool Techno. Dal loro primo “12 uscito con la Nature Records di Marco Passarani, ha realizzato album e remix per etichette come BPitch Control, International Deejay Gigolo Records, Killekill, SCI+TEC, Hour House Is Your Rush, Playhouse ed altre ancora. Ha inoltre lavorato ai remix di artisti come Billie Ray Martin, Hard Ton, Robert Owens, Luke Solomon, Jack The Box, Remute, Franz + Shape e molti altri.
Snuff Crew ha portato in giro per il mondo live shows d’eccezione, esibendosi in club come Womb / Tokyo, Berghain/Berlin, Tresor/Berlin, Soljanka/Moscow,Batofar/Paris, Robert Johnson / Offenbach, Berns/Stockholm, Link/Bologna, Lux/Lisbon, Pratersauna/Vienna: il 27 giugno saranno sul palco del Bologna Pride Official Party.
Adriano Canzian è un produttore italiano di musica elettronica techno, diventato popolare in tutto il mondo dopo aver firmato in esclusiva di 5 anni con l’International Deejay Gigolo Records di Dj Hell.
L’album “Pornography” e il primo singolo “Macho boy” hanno riscosso da subito un successo impensabile. Successicamente, ha poi pubblicato un numero impressionante di produzioni (principalmente EP e REMIX) e il suo secondo album “Metamorphosis”con la Space Factory Record di David Carretta. Contemporaneamente ha pubblicato una decina di EP e MAXI EP inediti su bandcamp.com.
Adriano Canzian ora colpisce ancora con un nuovo album “Zombies”, edito dall’etichetta spagnola i-Traxx recordings. Blow Up,la più prestigiosa rivista di musica in Italia, gli ha dedicato nel mese di Aprile una recensione a dir poco ottima e nel mese di maggio un’intera pagina con un’intervista esclusiva.
In dieci anni di carriera a suonato nei piu’ famosi club del mondo e il 27 giugno sarà sul palco del Bologna Pride Official Party per un live col suo ultimo album “Zombies”, che è possibile ascoltare interamente qui: https://musexindustries.bandcamp.com/album/zombies-2
Oltre a tracce classiche dei suoi precedenti album come “My boyfriend is very sexy” o “Macho Boy”, dopo l’uscita il 2 aprile scorso “Zombies” è già stato suonato da mostri sacri come Dave Clarke, Electric Indigo, Maceo Plex e molti altri.
Attualmente sta lavorando in vari progetti tra i quali una serie di singoli in collaborazione con il duo Hard Ton.
HARD TON è la più grande diva del ventunesimo secolo. Forte della lezione di Leigh Bowery, icona del trasformismo e del travestitismo estremo, riesce a miscelare pop, disco, acid e high energy con sorprendente facilità. Nonostante dietro al nome si celi in realtà è un un duo formato da Dj Wawashi e Max, Hard Ton è l’incarnazione di in una vera e propria icona extralarge, un corpo e una voce cresciuti con la disco di Giorgio Moroder e proiettati nelle atmosfere fumose e viziose della Chicago del ventennio passato. Acclamati sul territorio italiano quali ‘partners in crime’ di Heels Of Love e Ajello, e remixers per Tobias Bernstrup e Electrosexual, Hard Ton sono gia’ stati adottati da alcune icone della scena musicale europea quali Deetron, Billie Ray Martin, Dimitri From Paris, Junkie XL, Neville Watson. Tutti improvvisamente vogliono una sua apparizione nei loro dischi, anche perché il suo show live rappresenta l’ideale trait d’union tra esibizione canora e performance art ed è irriverentemente e sfacciatamente queer, fortemente camp eppure estremamente serio, con virtuosismi vocali rubati alla scena progressive metal, acuti degni di un cantante lirico, e cambi stilistici che rivelano la profonda cultura musicale dei due membri del progetto.
St.Robot è colui che ha assemblato i circuiti, riattivato i sensori e agito sugli acceleratori di velocità per dare vita a La Roboterie, teknoelectroproject, attualmente un’importante realtà nel panorama della musica elettronica del nostro paese. In soli due anni la sua musica ha contagiato le dancefloor di tutto il paese. La sua volontà di rompere i confini che dividono i differenti generi, l’attitudine nel cercare insistentemente la qualità musicale, l’attenzione rivolta al pubblico che sempre più numeroso lo segue in ogni sua singola esibizione hanno reso St. Robot in poco più di due anni di attività uno dei nomi più conosciuti e importanti della scena elettro italiana. Con i bpm sempre altissimi, mischiando la tekno più dura al breakbeat, il fidget all’elettronica più acida, i suoi set riescono sempre ad essere sorprendenti. Ha diviso la consolle con alcuni tra i nomi più importanti della musica elettronica alternativa tra cui The Oddword, Popof, Aeroplane, We Love, Mustard Pimp, Kid606, Gtronic, Ixindamix, Adriano Canzian, Stereoheroes, Heretik System, 69 DB, Beatbouncers, Dolby Anol, Franz&Shape, I-Robots, Nd Baumecker e Boris dal Berghain di Berlino, Colby B e molti altri. Alcuni suoi mixtapes hanno fatto il giro di mezza Europa riproposti in locali e trasmissioni radiofoniche di Spagna, Germania e Francia. La sua ambizione ha portato LaRoboterie ad essere il primo esempio di progetto musicale presente stabilmente in quattro diverse città, Roma, Milano, Bologna e Firenze. Il suo carisma ha trascinato molte persone a seguire gli itinerari e le derive delle singole tappe di quello che, all’alba della quarta stagione, sembra essere uno dei viaggi musicali più elettrizzanti ai quali abbiamo assistito negli ultimi tempi.
Direttamente dalla scena LGBT underground romana, La Roboterie è un progetto alimentato elettricamente che rompe i confini tra musica e arte, volontà e istinto, esseri robotici ed essere umani, per diventarne, nell’oscurità, il punto d’intersezione.
FAGGIO + ALLISON + OPPOSIT | BLACK SOVIET MUSIC DEPARTMENT
Suoni, ritmi e visioni immersi nel flusso delle trasformazioni contemporanee. Ritualismo tecnologico e compulsività ancestrale. Elettronica, visuals, fotografia, Live e Dj sets, techno raffinata, installazioni, stage mapping e la scelta di grafiche, riferimenti e contenuti culturali sempre in bilico tra oriente e occidente, caratterizzano Blacksoviet come un progetto artistico musicale davvero unico nel suo genere. Suggestivo, poetico, potente.