STATUTO
Comitato Territoriale Arcigay Bologna “Il Cassero”
Statuto
Articolo 1 - Costituzione
È costituito con sede in Bologna, in via don Giovanni Minzoni n° 18, il Comitato territoriale Arcigay di Bologna “Il Cassero”, di seguito denominato APS Arcigay “Il Cassero”. Arcigay “Il Cassero” è una associazione senza fini di lucro, aderisce all’Arcigay e alla Federazione ARCI – associazione Nazionale di Cultura Sport e Ricreazione, riconosciuta con il D.M. del 2 agosto 1967 n. 1017022/12000A, di cui condivide le finalità statutarie.
Articolo 2 - Valori
Arcigay “Il Cassero” è un’associazione a carattere democratico, unitario e antifascista che pone fra i propri valori fondanti:
- il rispetto e la promozione dei diritti umani e civili;
- la laicità e la democraticità delle istituzioni;
- l’inclusione sociale di ogni persona e il rifiuto di ogni discriminazione;
- il positivo rapporto fra ogni individuo e l’ambiente sociale e naturale;
- la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la non-violenza, la pace, il rifiuto di ogni totalitarismo;
- la democrazia interna, la partecipazione delle socie alla vita dell’associazione, la trasparenza dei processi decisionali
Articolo 3 - Scopi
Arcigay “Il Cassero” si impegna per l’affermazione dei diritti e delle libertà civili delle persone LGBTQIA+ e in modo specifico si impegna a:
- creare le condizioni per l’affermazione della piena realizzazione e della piena visibilità di ogni persona Lesbica, Gay, nello spettro Bi+, Trans*, Queer, Intersex, nello spettro Asessuale/aromantico, Plus (ad indicare l’apertura in divenire della nostra comunità ad altre identità e orientamenti;
- combattere il pregiudizio, le discriminazioni e la violenza in ogni loro forma, anche attraverso la formazione e l’aggiornamento di volontarie, operatrici sociali, educatrici, personale scolastico, lavoratrici pubbliche e private;
- costruire sul territorio centri polivalenti di cultura LGBTQIA+ che forniscano servizi di supporto socio-psicologico, esistenziale, di promozione della salute, linee di telefono amico;
- promuovere e produrre la cultura LGBTQIA+ in tutte le sue forme artistico-culturali;
- promuovere la socializzazione delle persone Lesbiche, Gay, nello spettro Bi+, Trans*, Queer, Intersex, nello spettro Asessuale/aromantico, Plus, attraverso attività e strutture aggregative atte a soddisfarne le esigenze ricreative, di svago e di riposo;
- promuovere una maggiore consapevolezza sui temi dei diritti civili, del superamento del pregiudizio e della lotta alle discriminazioni nell’opinione pubblica tramite l’intervento sui mass media e l’attivazione di propri strumenti e occasioni di informazione;
- lottare contro ogni forma di discriminazione relativa all’orientamento sessuale e all’identità ed espressione di genere anche attraverso il ricorso all’autorità giudiziaria in sede civile, penale ed amministrativa;
- lottare per l’abolizione di ogni forma di discriminazione normativa relativa all’orientamento sessuale e all’identità ed espressione di genere e per il pieno riconoscimento legale dell’uguaglianza dei diritti delle famiglie omoaffettive;
- essere forza di pressione verso le istituzioni e le forze politiche affinché siano messe in atto azioni positive a favore delle persone Lesbiche, Gay, nello spettro Bi+, Trans*, Queer, Intersex, nello spettro Asessuale/aromantico, Plus;
- costruire un dialogo e realizzare alleanze con le altre associazioni, i sindacati, le forze sociali e i movimenti al fine di rafforzare la lotta contro le discriminazioni e i pregiudizi e contribuire a un ampliamento della libertà e dell’uguaglianza di tutti gli individui, nel pieno rispetto e valorizzazione delle diversità e delle differenze di ogni persona;
- sostenere le azioni e le rivendicazioni delle persone nello spettro Bi+ e Asessuale/aromantico e dei movimenti femministi;
- combattere a ogni livello l’epidemia da HIV e le discriminazioni verso le persone affette da malattie sessualmente trasmissibili con particolare riferimento all’HIV, anche attraverso azioni di valorizzazione e inserimento sociale delle persone sieropositive, favorendone il lavoro e la presenza a tutti i livelli dell’associazione;
- promuovere una sessualità libera, consapevole e informata. Favorire l’educazione sessuale, il diritto alla salute, la conoscenza e la diffusione delle pratiche di sesso sicuro;
- sostenere il confronto tra generazioni all’interno della popolazione LGBTQIA+ e in particolare promuovere la socialità e il benessere delle persone LGBTQIA+ anziane;
- promuovere forme di linguaggio non stigmatizzanti e rappresentative delle differenze di genere, corpi ed identità, come l’utilizzo del femminile sovraesteso nel presente statuto;
- promuovere e produrre attività di danza, teatro, letteratura, cinema, arti visive e performative in forma di festival, rassegne, esposizioni, laboratori e workshop che abbiano al centro la promozione della cultura LGBTQIA+ e il rispetto delle differenze di genere in tutte le sue forme artistico-culturali.
Tali attività sono svolte prevalentemente con il lavoro delle volontarie.
Articolo 4 - Domanda di ammissione
Ad Arcigay “Il Cassero” possono aderire le persone fisiche, che abbiano compiuto sedici anni di età, presentando domanda scritta di ammissione al Consiglio direttivo di Arcigay “Il Cassero” stesso. Con la richiesta di ammissione si dichiara di conoscere e voler rispettare il presente Statuto e le deliberazioni legittimamente prese dagli organi sociali.
Il Consiglio direttivo conferma l’adesione entro 30 giorni. In caso di mancata risposta nei termini previsti, vige la regola del silenzio-assenso. La presentazione della domanda di ammissione dà diritto immediato a ricevere la tessera sociale e ad usufruire dei benefici ad essa collegati. Chi ha presentato la domanda di adesione può, entro 60 giorni dalla comunicazione della deliberazione di rigetto, chiedere che sull’istanza si pronunci l’Assemblea in occasione della prima convocazione disponibile.
La tessera è di proprietà di Arcigay. La tessera è nominale e non cedibile a terze. Il rifiuto di iscrizione di una socia va motivato per iscritto; la persona non ammessa è tenuta a restituire la tessera sociale, ma può chiedere per iscritto che la sua domanda venga valutata dal Collegio nazionale dei Garanti, secondo le regole e nei tempi stabiliti nello Statuto nazionale di Arcigay. Le somme versate per la tessera sono rimborsabili esclusivamente nel caso in cui l’iscrizione non vada a buon fine.
Articolo 5 - Associate
Le socie sono tenute alla corresponsione di una quota associativa annuale nella misura tempo per tempo fissata dal Consiglio nazionale Arcigay. Di Arcigay “Il Cassero” fanno parte le socie Arcigay che hanno sottoscritto la prima iscrizione presso il Comitato Territoriale Arcigay “Il Cassero” e coloro che hanno fatto richiesta di trasferimento presso il Comitato Territoriale Arcigay “Il Cassero”.
Articolo 6 - Organizzazione interna
Arcigay “Il Cassero” si articola internamente secondo propri criteri per il perseguimento delle finalità statutarie e garantisce il massimo apporto delle socie alla formazione della propria linea politica, dei programmi, delle decisioni, nonché della verifica sull’attuazione delle stesse. Per questo, in ogni istanza, garantisce piena libertà di espressione sulle questioni poste all’ordine del giorno, favorisce il dibattito e il confronto delle idee.
Le cariche associative elettive e le attività sono svolte in forma volontaria e gratuita dalle socie. Su specifici progetti ed in casi di particolare necessità, l’associazione può assumere lavoratrici dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo alle proprie socie.
Articolo 7 - Obbligazioni
Arcigay “Il Cassero” risponde con il proprio patrimonio delle obbligazioni assunte in suo nome e per suo conto, nel rispetto delle norme del presente Statuto, dagli organi sociali.
Articolo 8 - Diritti delle socie
Le socie tesserate ad Arcigay “Il Cassero”, in regola con il pagamento della quota sociale, hanno diritto a:
a. partecipare a tutte le attività promosse dall’associazione;
b. promuovere e proporre attività corrispondenti ai principi e alle finalità dell’associazione; c. eleggere gli organi direttivi e di controllo ed essere elette negli stessi;
d. appellarsi al Collegio nazionale dei Garanti nei casi previsti.
e. esaminare i libri sociali ex Art. 15 Codice Terzo Settore.
Articolo 9 - Doveri delle socie
Le socie di Arcigay “Il Cassero” sono tenute:
a) al pagamento della quota sociale annuale;
b) all’osservanza del presente Statuto, degli eventuali regolamenti interni e delle deliberazioni legittimamente prese dagli organi sociali.
Tutte le socie si impegnano a far conoscere ed affermare gli scopi dell’associazione, a contribuire a definirne e realizzarne i programmi e a partecipare alle attività associative.
Articolo 10 - Cessazione del rapporto associativo Il rapporto associativo cessa per i seguenti motivi:
a. recesso;
b. dichiarazione di esclusione divenuta definitiva a norma del presente Statuto; c. decesso.
Le socie che intendano recedere dall’associazione devono darne comunicazione scritta al Consiglio direttivo di Arcigay “Il Cassero”. Il recesso viene formalizzato dal Consiglio direttivo nella sua prima riunione utile. Il Consiglio direttivo di Arcigay “Il Cassero” può escludere una socia con deliberazione motivata quando non ottemperi alle disposizioni del presente Statuto e alle deliberazioni prese dagli organi sociali, nonché nei casi in cui le socie arrechino, in qualunque modo, danni morali o materiali all’associazione.
L’esclusione è decisa dal Consiglio direttivo a maggioranza assoluta delle componenti elette. Le socie escluse possono ricorrere contro il provvedimento al Collegio nazionale dei Garanti o, se lo ritengono, in prima istanza all’Assemblea delle socie di Arcigay “Il Cassero” che verrà convocata dal Consiglio direttivo entro 30 giorni dalla richiesta. Qualora l’Assemblea confermasse l’esclusione, le socie esclusi potranno comunque ricorrere in ultima istanza al Collegio nazionale dei Garanti. Una socia può anche essere esclusa dal Consiglio nazionale Arcigay a norma dell’Articolo 30 dello Statuto nazionale di Arcigay. In questo caso, la socia esclusa potrà ricorrere al solo Collegio nazionale dei Garanti.
Articolo 11 - Organi sociali
Sono organi sociali di Arcigay “Il Cassero”:
- Il Congresso territoriale
- L’Assemblea delle socie
- Il Consiglio direttivo
- La Presidente
- La Vicepresidente
- L’Organo di Controllo
- Le Aree tematiche
Articolo 12 - Congresso territoriale
Il Congresso territoriale è il massimo organo deliberativo di Arcigay “Il Cassero”. Ad esso spetta: a. discutere e approvare il programma associativo triennale e le sue linee generali di attività; b. discutere e approvare le proposte di modifica dello Statuto e del Regolamento territoriali; c. eleggere e revocare il Consiglio direttivo;
d. eleggere e revocare l’Organo di Controllo;
e. eleggere le delegate al Congresso nazionale;
f. discutere ed approvare le proposte di costituzione delle Aree tematiche presentate; g. deliberare sulla responsabilità delle componenti degli organi sociali e promuovere azione di responsabilità nei loro confronti;
h. deliberare lo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell'associazione; i. deliberare sugli altri oggetti attribuiti dalla legge, dall'atto costitutivo o dallo Statuto alla sua competenza.
Il Congresso territoriale è convocato dal Consiglio direttivo di Arcigay “Il Cassero”:
- almeno ogni tre anni e, comunque, tutte le volte che viene convocato il Congresso nazionale, per eleggere le proprie delegate;
- allorché ne faccia richiesta motivata con ordine del giorno e con firma autografa il numero minore compreso tra 1/20 delle socie e 200. In quest’ultimo caso il Congresso dovrà avere luogo entro 60 giorni dalla data in cui viene richiesto, vincolato all’ordine del giorno per il quale viene convocato.
La convocazione del Congresso territoriale va affissa all’interno del locali dell’associazione e in tutte le sedi delle associazioni affiliate presenti sul territorio di competenza almeno 30 giorni prima della data dello stesso. In prima convocazione, il Congresso territoriale è regolarmente costituito con la presenza di metà più una delle socie, mentre in seconda convocazione è regolarmente costituito qualunque sia il numero delle intervenute, fatto salvo per le modifiche dello statuto per le quali è prevista una presenza qualificata. Il Congresso territoriale delibera validamente a maggioranza assoluta dei voti delle socie presenti su tutte le questioni poste all’ordine del giorno. Le votazioni del Congresso territoriale avvengono con voto palese e non prevedono l’utilizzo di deleghe; possono svolgersi a scrutinio segreto quando ne faccia richiesta 1/10 delle presenti. L’elezione degli organi sociali si svolge sempre a scrutinio segreto. Le deliberazioni del Congresso territoriale devono essere riportate su apposito libro dei verbali. Per deliberare sulle modifiche da apportare al presente Statuto è indispensabile il voto favorevole della metà più una delle presenti.
Le mozioni candidate hanno la possibilità di presentare, eventualmente e unitamente alla lista delle persone da eleggere, una lista di candidate sostitute da cui attingere in base all’ordine indicato al momento di presentazione delle mozioni, nel caso di decadenza e/o dimissioni volontarie di altre consigliere direttive nel corso del mandato. Votano al Congresso le socie la cui domanda di adesione al Consiglio direttivo sia stata accolta, nelle modalità previste dall'Art. 4, entro la data di convocazione del Congresso.
Articolo 13 - Assemblea delle socie
L’Assemblea delle socie garantisce il confronto interno al Comitato territoriale ed è convocata dal Consiglio direttivo almeno quattro volte l’anno. Le proposte di ordine del Giorno per l’Assemblea delle socie vanno presentate al Consiglio direttivo da almeno 20 socie firmatarie. Il Consiglio direttivo è tenuto a convocare l’Assemblea entro 40 giorni, vincolata all’ordine del giorno in questione.
All’Assemblea delle socie spetta inoltre il compito specifico di discutere ed approvare ogni anno, nel rispetto delle linee generali indicate dal Congresso territoriale:
a. il programma annuale di attività e il bilancio preventivo dell’anno successivo entro il 31 dicembre di ogni anno;
b. la relazione sulle attività realizzate e il bilancio consuntivo dell’anno precedente entro il 30 aprile di ogni anno. Nel caso in cui non venga approvata la relazione sulle attività realizzate, il Consiglio direttivo è tenuto a convocare il Congresso territoriale entro 60 giorni con un ordine del giorno che includa il rinnovo del Consiglio direttivo stesso.
Votano in Assemblea le socie la cui domanda di adesione al Consiglio direttivo sia stata accolta, nelle modalità previste dall'Art. 4, entro la data di convocazione dell'Assemblea. Le votazioni in Assemblea delle socie non prevedono l’utilizzo di deleghe. L’Assemblea approva l'eventuale Regolamento dei lavori Assembleari. Le deliberazioni dell’Assemblea delle socie devono essere riportate su apposito libro dei verbali.
Articolo 14 - Consiglio direttivo
Il Consiglio direttivo viene eletto dal Congresso territoriale sulla base di un programma associativo triennale e resta in carica fino al successivo Congresso. Il Consiglio elegge al suo interno la Presidente e la Vicepresidente e fissa i compiti delle altre consigliere in relazione alle attività svolte dall’associazione per il conseguimento delle proprie finalità statutarie. Il Consiglio direttivo è composto da un minimo di 5 a un massimo di 9 consigliere elette fra le socie. Il Consiglio direttivo è tenuto a comunicare ogni modifica della sua composizione nella prima Assemblea delle socie utile. In caso di dimissioni contestuali di almeno tre consigliere o quando viene meno il 50% delle persone elette in fase congressuale, il Consiglio direttivo procede a convocare il Congresso territoriale. Il Consiglio direttivo in caso di decadenza e/o dimissioni può sostituire una o più consigliere, garantendo il 50% delle persone elette in fase congressuale, attingendo all’eventuale lista di candidate sostitute presentata secondo i termini del regolamento congressuale e in base a quanto stabilito dall’art. 12.
Non possono ricoprire cariche elettive, e se elette decadono, le persone condannate in via definitiva per reati di tipo mafioso, di criminalità organizzata, di corruzione, di frode o di riciclaggio. Non possono essere elette alla carica di Presidente, di VicePresidente e ricoprire un incarico nel Consiglio direttivo coloro che ricoprono la carica di Consigliera Comunale, Regionale, di quartiere o di Parlamento italiano ed europeo, o che ricoprono incarichi esecutivi in partiti e sindacati. Se durante il proprio mandato la Presidente, la VicePresidente o una componente del Consiglio direttivo vengono elette a una delle suddette cariche devono dimettersi, in caso contrario sono considerate decadute al momento dell’elezione.
È fissata un'incompatibilità tra le cariche elettive e gli incarichi continuativi retribuiti all'interno dell'associazione. Qualora si verificasse tale incompatibilità, è fissato un periodo fino a sei mesi per risolverla.
Non possono essere elette consigliere quelle volontarie che ricoprono altri ruoli di responsabilità all’interno del circolo. Nell’eventualità in cui responsabili di gruppi, settori, aree tematiche o figure tecniche siano candidate a consigliere ricoprendo ancora un ruolo di responsabilità al momento dell’elezione, esse sono obbligate a intraprendere un processo di individuazione e formazione di una nuova responsabile, in un tempo congruo alle necessità del gruppo/settore. Questo processo può estendersi fino alla durata massima di un anno dall’elezione. La consigliera eletta che, allo scadere del primo anno di mandato, non abbia ancora trasferito compiti e responsabilità ad altre, verrà automaticamente dichiarata decaduta.
Articolo 15 - Riunione del Consiglio direttivo
Il Consiglio direttivo si riunisce ogni qualvolta lo ritenga necessario la Presidente, o ne facciano richiesta almeno due consigliere. La seduta è valida se costituita dalla presenza della metà più uno delle consigliere. Le decisioni vengono prese di norma mediante votazione palese. Si ricorre allo scrutinio segreto qualora lo richieda almeno 1/5 delle presenti.
Le deliberazioni delle riunioni del Consiglio direttivo devono essere riportate su apposito libro dei verbali.
Articolo 16 - Doveri e competenze del Consiglio direttivo Il Consiglio direttivo:
a. deve redigere i programmi di attività sociale previsti dallo Statuto sulla base delle linee approvate dal Congresso territoriale;
b. deve attuare le linee politiche approvate dal Congresso territoriale;
c. deve curare l’esecuzione delle deliberazioni del Congresso territoriale;
d. deve redigere i bilanci preventivi e consuntivi, i programmi annuali di attività e le relazioni sulle attività realizzate;
e. stipula tutti gli atti e contratti inerenti all’attività sociale;
f. può redigere il Regolamento di funzionamento del Consiglio direttivo ed ogni altro Regolamento che ritenga necessario per le attività dell’associazione, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea delle socie o del Congresso territoriale;
g. delibera circa l’ammissione, la sospensione e l’espulsione delle socie;
h. deve favorire la partecipazione delle socie alle attività dell’associazione;
i. deve porre in essere gli adempimenti connessi relativi alla pubblicità del bilancio sociale.
Articolo 17 - Presidente
La Presidente di Arcigay “Il Cassero” svolge funzioni di rappresentanza politica e legale del Comitato territoriale di Bologna; assicura il regolare funzionamento degli organi di direzione, ne convoca e ne presiede le riunioni; ha facoltà di delega alla firma di atti legali, convenzioni e contratti.
Articolo 18 - Vicepresidente
In caso di assenza o impedimento della Presidente tutte le di lei mansioni spettano alla Vicepresidente.
Articolo 19 - Organo di controllo
È nominato un organo di controllo, anche monocratico, quando siano superati per due esercizi consecutivi due dei seguenti limiti:
a. totale dell'attivo dello stato patrimoniale: 110.000,00 euro;
b. ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate: 220.000,00 euro; c. dipendenti occupate in media durante l'esercizio: 5 unità.
Tale obbligo cessa se, per due esercizi consecutivi, i predetti limiti non vengono superati. Alle componenti dell'organo di controllo si applica l'Articolo 2399 del codice civile. Le componenti dell'organo di controllo devono essere scelte tra le categorie di soggetti di cui all'Articolo 2397, comma secondo, del codice civile. Nel caso di organo di controllo collegiale, i predetti requisiti devono essere posseduti da almeno una delle componenti. L'organo di controllo vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, anche con riferimento alle disposizioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, qualora applicabili, nonché sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamento. L'organo di controllo esercita inoltre compiti di monitoraggio dell'osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e attesta che il bilancio sociale sia stato redatto in conformità alle linee guida della normativa ordinaria. Le componenti dell'organo di controllo possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo, e a tal fine, possono chiedere alle amministratrici notizie sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari.
È prevista la nomina di una revisora legale dei conti o una società di revisione legale iscritte nell’apposito registro quando superino per due esercizi consecutivi due dei seguenti limiti: a. totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 1.100.000,00 euro;
b. ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate: 2.200.000,00 euro; c. dipendenti occupate in media durante l’esercizio: 12 unità.
L’obbligo cessa se, per due esercizi consecutivi, i predetti limiti non vengono superati.
Articolo 20 - Aree tematiche
Le Aree tematiche sono momento di confronto e di produzione d’idee; il loro scopo è aumentare le capacità programmatiche dell’associazione; qualunque socia può partecipare ad esse. Le Aree tematiche sono costituite in sede di Congresso territoriale che può modificarne il campo d’intervento prima dell’approvazione; devono essere presentate in forma scritta e supportate da venti socie firmatarie; devono essere accompagnate da un progetto che ne espliciti il campo d’intervento e il nominativo di una socia portavoce nei rapporti con le altre socie interessate e gli altri organi sociali. Le Aree tematiche si auto-organizzano secondo proprie modalità specifiche di lavoro. In sede di Congresso territoriale sono tenute a presentare interventi collettivi sul loro campo di interesse. Le Aree tematiche restano in carica fino al successivo Congresso territoriale, che può scioglierle o
riconfermarle per il successivo triennio.
Articolo 21 - Patrimonio
Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito:
a. dalle quote associative versate ogni anno dalle socie;
b. dall’eventuale patrimonio mobiliare e immobiliare di proprietà di Arcigay “Il Cassero”; c. dai contributi pubblici e privati, dalle erogazioni e lasciti diversi;
d. da ogni provento previsto dalle vigenti leggi, da specifiche attività di autofinanziamento, dai proventi di altre attività, in qualsiasi modo intese, purché non in contrasto con la normativa vigente e finalizzate all’attuazione degli scopi propri dell’associazione.
I proventi delle attività di Arcigay “Il Cassero” non possono in nessun caso essere divisi tra le socie.
Articolo 22 - Bilanci
Il bilancio consuntivo comprende l’esercizio sociale dal 1 Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno e deve essere presentato all’Assemblea delle socie entro il 30 aprile dell’anno successivo. Gli eventuali utili netti risultanti dal bilancio approvato saranno interamente reinvestiti nell’associazione per il perseguimento delle finalità sociali.
Il bilancio preventivo comprende l’esercizio sociale dal 1 Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno e deve essere approvato dall’Assemblea delle socie entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce. I bilanci possono essere consultati da ogni socia prima della loro approvazione in Assemblea delle socie.
Il bilancio sociale è un documento con il quale l’associazione comunica ogni anno e in modo volontario gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili, presentato contestualmente al bilancio consuntivo.
Articolo 23 - Commissariamento dell’associazione
Qualora Arcigay “Il Cassero” non riuscisse a svolgere le sue attività ordinarie o a perseguire le finalità statutarie, a causa dell’inattività del Consiglio direttivo (assenza di riunioni da almeno un anno), il Consiglio Nazionale, su richiesta della Segreteria Nazionale dopo aver ottenuto un parere positivo dal Collegio nazionale dei garanti, può procedere al commissariamento del Comitato territoriale stesso.
Articolo 24 - Scioglimento dell’associazione
Lo scioglimento di Arcigay “Il Cassero” è deliberato dal Congresso provinciale con il voto favorevole di almeno 3/4 delle associate.
Articolo 25 - Destinazione del residuo
In caso di scioglimento dell’associazione, il Congresso territoriale delibera con la maggioranza prevista dall’Articolo 24 sulla destinazione del patrimonio residuo, dedotte le passività, per uno o più scopi stabiliti dal presente Statuto, che comunque sarà devoluto ad associazioni senza fini di lucro che operino per gli stessi scopi, previo parere positivo dell’Ufficio di cui all’Articolo 45, comma 1 Codice Terzo Settore, e salva diversa destinazione imposta dalla legge.
Articolo 26 - Marchio
Arcigay è la denominazione dell’associazione e suo simbolo e marchio è il cavallo alato detto “Pegaso” accompagnato dal nome dell’associazione, così come riportato in figura. Il simbolo di norma è accompagnato dalla dicitura “associazione LGBTQIA+ Italiana” e può essere utilizzato esclusivamente da Arcigay e dalle associazioni ad essa affiliate.
L’uso del nome e del simbolo pertanto è tassativamente precluso a qualsiasi soggetto che non faccia parte di Arcigay o che comunque non sia stato dalla stessa a tanto autorizzato. Arcigay “Il Cassero”, le socie si impegnano a:
a. diffondere i principi dell’associazione collegandoli costantemente al suo nome e al suo simbolo;
b. utilizzare il nome e il simbolo in armonia con i valori e gli scopi espressi nello Statuto; c. tutelare il nome e il simbolo dell’associazione, vigilando affinché non vengano mai fatti oggetto di scherno, offesa o minaccia e denunziando qualsiasi uso contrario ai suoi fini.
Articolo 27 - Logo
Arcigay “Il Cassero” sceglie di affiancare al marchio Arcigay il logo rappresentato nella figura sottostante. Esso è composto da una spirale con i colori dell'arcobaleno. Il logo di norma è accompagnato dalla dicitura “Arcigay Il Cassero LGBTQIA+ Center”.
Per questo logo valgono le stesse regole d’uso e gli stessi divieti descritti nei confronti del marchio Arcigay. Sul rispetto di queste regole vigila Arcigay “Il Cassero”.