U=U : L’HIV HA CAMBIATO FACCIA

Cassero Salute, il settore del Cassero LGBTI+ Center specializzato nel benessere della persona con un’attenzione particolare sulle tematiche legate al virus dell’HIV, ha pubblicato per la Giornata mondiale contro l’AIDS e l’HIV, che ricorre martedì 1° Dicembre, la campagna di sensibilizzazione “U=U: l’HIV ha cambiato faccia“, nata in collaborazione con l’illustratore Gianluca Sturmann

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L’obiettivo della campagna è quello di abbattere il muro di pregiudizi e di omertà che è stato costruito attorno al virus dell’HIV e all’AIDS: uno stigma ben radicato e che impedisce di vivere serenamente, spesso introiettato anche da molte persone della stessa comunità LGBTI+. 

.Nasce la necessità di introdurre una nuova narrazione: un arancione caldo e brillante, vivaci illustrazioni e testi immediati si discostano dalle campagne portate avanti dagli anni Novanta ad oggi.

La comunità scientifica italiana nella Conferenza di Consenso Italiana su UequalsU ha confermato definitivamente il principio U=U (Undetectable = Untransmittable) 

In italiano “Non rilevabile = Non trasmissibile”.

A livello nazionale se ne parla poco, seppur le principali organizzazioni mediche e più di 850 associazioni per l’HIV ne diffondano il messaggio in quasi 100 paesi.

I risultati su U=U furono presentati alla conferenza AIDS 2018 di Amsterdam ed erano relativi allo studio  PARTNER 2 conclusosi nello stesso anno. Questo ci fa capire quanto attualmente si sia in ritardo nel parlarne.

Il PARTNER 2  ha cambiato il significato di vivere con HIV e amare con HIV nel mondo.

Il raggiungimento ed il mantenimento stabile per almeno sei mesi di una carica virale non rilevabile (undetectable) rende pressoché nullo, quindi inesistente o insignificante il rischio di trasmissione sessuale dell’infezione da HIV : in questi casi si parla di U=U.

Si tratta di un traguardo importante in quanto, grazie alla soppressione della carica virale, per una persona che vive con HIV è impossibile trasmettere il virus, sia al* partner che a* figl*, e l’aspettativa di vita è identica a quella di chiunque altr*.

In questo modo vengono ridotti la paura, lo stigma, la discriminazione e la possibile emarginazione sociale delle persone con HIV che finalmente possono vivere una vita più serena.